Uomini che tallonano le donne


posted by Nela San on

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Si sa! Alle fiere bisogna accalappiare il contatto. Quando si trova,  qualcosa da bere, scambio biglietti e si inizia a parlare con convincente ottimismo stampato sul viso.


Se intanto passa di fronte allo stand un conoscente, la reazione può essere:
- lieve cenno col capo vostro=ti ho visto, ma adesso sono impegnato;
- vostro gesto più plateale verso chi sta passando, tipo: mano verso l'orecchio= ti telefono poi, o semplice rotazione circolare del polso con indice esteso in orizzontale=ci vediamo dopo.


C'è però chi contravviene queste semplici consuetudini fieristiche. 
Parliamo del nostro uomo, che chiameremo Macario, e della sua interlocutrice-vittima, che oggi, per ragioni di tecnica narrativa, nomineremo come Maddalena.


SIPARIO
Fiera, stand in angolo, tavolo alto a bordo stand per braccare clienti. 
Macario seduto-in-improbabile-equilibrio su sgabello alto. 
Troppo alto per lui. 
(Macario pensa che per la prossima edizione dovrà ricordarsi di segnalare la sua altezza al garrese all'arredatore dello stand).


Maddalena è in navigazione a vista, lontana dal suo stand, veleggia per padiglioni, curiosando fra gli espositori.
Si accorge troppo tardi di essere di fronte a quello di Macario. 
Fortunatamente lui è con un cliente e per le regole sovraesposte...
Errore. Viene accalappiata anche lei.
- Ciao, come stai? Entra! Vieni che ti presento a Mr. ehm...- Macario guarda il biglietto di chi gli è seduto di fronte - Mr. Lev can I introduce you Ms Maddalena, she was working  before me in the company.


Seguono frasi e convenevoli di prammatica, con il cliente che abbozza, Macario che continua a parlare, Maddalena che guarda il cliente-pesce-fuor-d'acqua, finché riesce a liberarsi dalla situazione imbarazzante, saluta e riprende il suo giro.
O meglio, vorrebbe riprendere il suo giro.


Si è allontanata di circa una decina di metri, quando si sente una voce fra il disperato e l'ansimante urlare alle sue spalle:
- Maaaaaaaaddyyyyyyyy!


Ora: per capire come ci si può sentire ad essere apostrofate così, nel bel mezzo di una fiera internazionale, in un padiglione dove non c'è alcun macchinario in funzione a coprire quest'urlo, si deve ricorrere ad una sequenza di uno dei più famosi film di Sergio Leone, quando Lee Van Cleef si volta...




- Maddalena, scusa, ti ricordi come si chiamava l'agente che avevamo in Israele quando c'eri tu?
- ??
- Sai volevo chiedere a Mr. come-si-chiama se lo conosceva...
- Ma, Macario, lo dovresti conoscere! Era nostro agente, ma da quando ci sei tu è passato alla vostra concorrenza!
- Ah, sì, è vero...allora torno da lui e è meglio che non glielo dica.
- Sì, Macario, sì.


Macario gira i talloni e si allontana per tornare dal cliente piantato in asso e che lo sta osservando sgomento e appollaiato sullo sgabello.
Maddalena invece guarda due signori di fianco a lei in uno stand spagnolo che hanno assistito alla scena divertiti, ma hanno visto solo il labiale.


Maddalena non li conosce. Non entrerà nel loro stand.
Come da regola sopra esposta, avrebbe voglia di fare una semplice rotazione circolare del polso con indice esteso, ma in verticale. 
Non per dire un ci vediamo dopo agli spagnoli, ma per significare: scusatelo, gli manca qualche rotella.


SIPARIOOOOOO.




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