L'infinito vociare


posted by Nela San on

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Su segnalazione di Lovi nel suo blog chicktothebone la settimana scorsa ho aderito alla campagna di adozione di parole della lingua italiana, promossa dalla Società Dante Alighieri.

Poiché Alegra-mente vostra, ha un taglio ironico-sarcastico e cerca di sottolineare alcuni comportamenti od espressioni di decadenza culturale dei nostri tempi, la scelta del vocabolo non è stata difficile.

Oltretutto, nel finire della stessa settimana la parola in questione, per la precisione trattasi di un verbo, calzava proprio a pennello per esemplificare una situazione a cui, involontariamente, ho assistito. 

Dunque:
Fiera.
Quattro persone un po' annoiate sedute ad un tavolo nello stand.
Una quinta, in arrivo, indossa ancora il cappotto e brandisce la tradizionale valigetta porta-computer.
Si avvicina al tavolo dei quattro.
- Salve, salve. Sì sono arrivato adesso. Oh, per venire a salutare voi, ho anche fatto a meno di andarmi a fare una pisciata!

Ho avuto conferma di aver visto giusto nell'adottare questo verbo. 
Verbo che va tutelato. 
Motivazione: 
al giorno d'oggi viene usato da pochi. A parole. All'atto pratico, invece è pienamente abusato. 

imbarbarire

[im-bar-ba-rì-re] v. (imbarbarisco, imbarbarisci ecc.)
  • • v.tr. [sogg-v-arg] Rendere rozzo o incivile qlcu.; corromperne i costumi: i. una popolazione || i. una lingua, contaminarla con barbarismi
  • • v.intr. (aus. essere) [sogg-v] Diventare rozzo, incivile SIN degenerare
  • • imbarbarirsi
  • • v.rifl. [sogg-v] Divenire rozzo; ridursi a uno stato di inciviltà
  

 

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