(Opera di Marta Czok)
Nell'oscurità delle sale si aggira una signora.
Abiti normali, altezza normale, fisionomia normale.
Passerebbe pure inosservata se non fosse per i suoi movimenti tipo alfiere degli scacchi.
Silenziosamente guarda il quadro di fronte, si sposta in diagonale, riguarda il quadro, si gira come se cercasse qualcuno, poi si avvicina a leggerne il titolo.
Man of the sea
Borbotta qualcosa del tipo: "Quella maniglia di finestra, in spiaggia poi?!"
Si allontana.
La ritroviamo a fare lo stesso approccio con un altro quadro.
Vintage, 1943
Qui ritorna a guardarsi attorno. Sembra cercare disperatamente il suo gruppo.
Esclama allibita: "No, no, no meglio gli impressionisti, quella mostra a Treviso..."
Dopo averla fortunatamente persa di vista, sentiamo all'improvviso un lamento.
"Ah, sei qui! Finalmente ti trovo. Adesso poi tu mi devi spiegare che senso ha che questo Frédérick ci dipinga un quadro con uno specchio e una palla. E lo intitola pure Mona Lisa! Semmai Monna Lisa! Non è la Gioconda di Leonardo che è in quel museo di Parigi. Come si chiama?!"
Ci allontaniamo nell'oscurità.
Decidendo di non palesare la nostra nazionalità.