Siamo tutti allenatori di calcio o esperti d'arte


posted by Nela San on

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(Stan Moeller)

Palazzo Diamanti, Ferrara. Mattina di oggi. Ore 10.15.

Probabilmente molte persone hanno pensato di riparare nelle sale della mostra Gli Anni Folli - La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì, per eludere il freddo pungente ed umido della mattinata odierna.

Probabilmente, visto certi comportamenti maldestramente diluiti nelle singole sale.

Addirittura già dalla

BIGLIETTERIA
- 4 ingressi ridotti.
- Come dice?! 4 tessere socio Coop? No, ne abbiamo una sola, ma noi siamo tutti una famiglia! (Per la cronaca la famiglia doveva essere un caso di bigamia bilaterale, trattandosi di due coppie di adulti Ndr)
- Ah, quindi possiamo avere diritto solo ad un ingresso ridotto!
Il signore lascia la tessera pseudo-famigliare sul banco della biglietteria, si gira rivolto ad una delle ...sue due mogli
- Dice che possiamo fare solo un ridotto, - scuote la testa allontanandosi e continua - fai tu, guarda, paga tu!

SALA 1
Pensate che l'assembramento abbia fatto scattare un allarme? Due allarmi?  Tre?
No. 
Non hanno il medesimo suono: uno è suoneria Nokia generica, l'altro un non meglio identificato attacco di chitarra rock, il terzo uno melenso subito interrotto dalla voce della proprietaria del cellulare:
- Siamo qui, siamo già dentro! E voi dove siete?

SALA 2
Quasi silente...

SALA 3
Forse qui le audioguide danno spiegazioni random? 
Magari non nello stesso ordine dei quadri esposti? 
Lo deducete dai seguenti comportamenti.
Signora audioguidata, che reputa quindi ciò le dia diritto di precedenza,  si è installata proprio davanti a voi. Vi ha tolto la visuale e ora è arretrata tranquillamente senza guardare fino a montarvi sui piedi.
Ragazzino audioguidato forse per fare una caccia al tesoro
- Dove si trova il quadro 17? -  mentre se lo chiede dribbla a velocità da attaccante un gruppo di persone sparso per la sala.

SALA 4
All'arrivo non potete fare a meno di sentirvi profondamente ignorante.
Voi avete iniziato diligenti a leggere la presentazione sul muro delle opere ivi esposte, quando c'è chi, invece, sbuca dal nulla, addita la prima opera che si trova al vostro fianco e insindacabilmente sentenzia:

- Questo è un Picasso!
Sospendete per un attimo la lettura per gettare uno sguardo al quadro che a vostro modesto parere tutto sembra tranne un Picasso.
La signora controlla se qualcuno la sta osservando, si piega verso l'etichetta e corregge il tiro.
- Vieni, Marco, questo è un Gris! Il Picasso c'è dopo.


SALA 5
Ormai avete capito qual è il vostro destino di visitatore di mostre:
quello di essere perseguitata dall'(in)-esperto d'arte di turno, come accadde al Museo Magritte.
Questa volta è l'accompagnatrice del paziente Marco, incontrata in Sala 4 e di cui sentite la voce selvaggiamente  riaffiorare in 

SALA 6
- Marco ti piace?! Se vuoi...
Vi allontanate dal paziente Marco.
In questi periodi di regali di Natale ci mancherebbe anche di sentire la famigerata signora finire la frase con un "...te la compro".

Magari confondendo una scultura di Giacometti con una di Calder. 

Ma, in fondo, non sono sempre sculture?!  

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