The Iron Lady, che in Romagna diventa: l'azdora ad fer


posted by Nela San on

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Due cose sono moralmente importanti nel divulgare notizie sul web, correlandole con foto.
La prima: la difesa della privacy.
La seconda: la fedeltà d’informazione.

Questa la premessa per motivare il ritardo nella pubblicazione del post.

Arrivate alla fermata semaforica, dove periodicamente vi trovate davanti una piccola utilitaria, non di ultima, né tantomeno di terz’ultima generazione. Di quelle, per intenderci, risalenti a quando non era ancora stato battezzato l’Euro-livello delle loro emissioni di anidride carbonica.

Come sempre, lo sguardo cade sulla piccola vetrofania della vetturetta e voi cominciate a pensare quale chiave di lettura potrebbe esser data all’adesivo.

Un inglese potrebbe associarlo a:

Extensive Delays, immaginandovi l’elogio della lentezza,
Road Work Ahead, vedendone il lato maliziosamente materiale,
ad un mite Sorry For Any Delay,
o, infine, ad un più ironico When Red Light Shows Wait Here.

Ma non è questo ciò che ha fatto ritardare la pubblicazione.

Voi volevate essere sicuri che l’auto non fosse sempre guidata dallo stesso conducente, ipotizzando si trattasse di: 
a-       una ”maldestra” auto di cortesia di una carrozzeria,
b-       la vettura di un neo-patentato, occasionalmente prestata a…
c-       l’usato acquistato da uno straniero, ancora con poca dimestichezza con segnali e linguaggio insiti nella vetrofania.

Il soggetto della vetrofania?


Ora volete sapere chi era il conducente?

Per questione di privacy, ovviamente non si può mostrare. Si può però dire trattarsi di:
una simpatica signora di terza età.

PS: il segnale circolare che appare sotto all'adesivo, che si presta al bisenso non solo come indicazione stradale, non è frutto di fotomontaggio, ma di una più che fortuita inquadratura del fotografo fermo all’incrocio.

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